bioblu contro la microplastica nel mare mediterraneo

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Il grande nemico del mare mediterraneo – la microplastica

Il problema della plastica in mare, lo sappiamo è diventato emergenziale e bisogna fare presto. Non vogliamo guardare al mare in generale, ma osservare due dati che riguardano il solo mediterraneo, ma sono più che allarmanti.

Purtroppo ci rendiamo conto che molto spesso gli articoli che riguardano l’ambiente sui principali mezzi di informazione sono per così dire un po’ nascosti, messi in secondo piano, invece dovrebbero avere il peso che meritano.

Proprio su un importante quotidiano, leggiamo numeri che fanno rabbrividire sulle tonnellate di plastica scaricate ogni anno nel solo mar mediterraneo, stiamo parlando di 229 Mila tonnellate.

Un rapporto dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN- https://www.iucn.org/) gli stessi paesi dell’area mediterranea sono purtroppo portatori di questo disastro.

Se avete voglia di sfogliare nel dettaglio le pagine di questi numeri disastrosi, alleghiamo il pdf scaricabile.

Facciamo un esempio esaustivo, pensate che la plastica che si riversa nel mediterraneo è pari al carico di 500 container che vengono scaricati in mare, ovviamente bisogna arrestare al più presto questa tendenza prima che sia troppo tardi, parole facili da dirsi, ma la soluzione….

BioBlu contro la microplastica nel mare

La coscienza di chi va per mare anche se una goccia, è fondamentale e le aziende che operano nel mondo che vive il mare devono essere un portavoce attivo, diffondere, far capire, informare, come vuole fare BioBlu.

Ma da cosa dipende questa invasione nociva, il 94% deriva da una cattiva gestione dei rifiuti e dalla mancanza di un adeguato sistema di raccolta e riciclo.

Oltre la metà della plastica proviene però da soli tre Paesi: 74 mila tonnellate dall’Egitto (32,3%), 34 mila dall’Italia (14,8%) e 24 mila dalla Turchia (10,5%).

mediterraneo

Anche se i dati della ricerca dall’IUCN sembrano andare in altra direzione rispetto a questi che vediamo di seguito: oggi l’Italia (secondo i dati Eurostat, elaborazione Ong Kyoto club) è il Paese leader nel riciclo, con circa il 79 per cento, mentre la media europea non arriva al 40 per cento e la Francia viaggia intorno al 55

Riprendendo ora i dati della ricerca dell’IUCN a riguardo della quantità di plastica rispetto alla popolazione, in questa speciale classifica troviamo il Montenegro al primo posto, responsabile di 8 chili per persona all’anno, seguito da altre tre nazioni balcaniche (Albania, Nord Macedonia e Bosnia) con 3 chili a testa all’anno.

Risultato finale: il Mediterraneo ha nelle sue acque 1 milione di tonnellate di plastica, ma la cosa più inquietante è che si tratta di microplastiche, con dimensioni per singolo elemento inferiori a 5 millimetri, che stanno e come ben sappiamo intaccando e minando gli ecosistemi marini, dal plancton alla catena alimentare e sappiamo bene anche come le qualità di pesce commestibile siano intaccate e i grandi pesci anche dai metalli pesanti…….

L’origine di queste 13 mila tonnellate all’anno di microplastiche la possiamo quindi così suddividere: il 53% proviene dal degrado di pneumatici non riciclati, il 33% da tessuti e il 12% dai cosmetici (L’Italia dal 2019 ha vietato la produzione di cosmetici con micropraticelle plastiche, se non andiamo errati il primo paese in Europa ad adottare questo).

Ma, per concludere, una ricerca del WWF del 2019 ritiene che questa situazione sia ancora peggiore di quella delineata……….

Paolo L. Bonaveri

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